Un eroe contro il food waste
«Io e Anastasia ci siamo conosciute alla Scuola alberghiera di Losanna. Eravamo entrambe infastidite dalla quantità di cibo in realtà ancora commestibile che finisce nel bidone della spazzatura e volevamo assolutamente fare qualcosa per combattere lo spreco di cibo. Innanzitutto le imprese di ristorazione possono contribuire alla riduzione dei gas serra nocivi, e inoltre gettare via il cibo è anche una questione di soldi.
Nel 2017 abbiamo fondato Kitro – i training per start-up e il coaching di Innosuisse sono stati utilissimi per la creazione della nostra impresa. Il nome Kitro deriva da Kitchen Hero – eroe in cucina.
Il nostro dispositivo misura e analizza automaticamente i rifiuti. È composto da una bilancia su cui viene posizionato il bidone dei rifiuti e da una telecamera che registra continuamente il contenuto del bidone. Il software rileva in automatico i resti di cibo gettati via e li classifica utilizzando algoritmi di apprendimento automatico. La ZHAW di Winterthur ci affianca nel progetto Innosuisse nello sviluppo della complessa elaborazione dei dati di immagine e della tecnologia di apprendimento automatico. I clienti accedono a una dashboard online in cui possono visionare idati analizzati,acquisire conoscenze e fissare obiettivi. Possono vedere ad esempio cosa, quando e in che quantità è stato buttato via. Queste informazioni li aiutano a gestire la loro impresa in modo più economico e sostenibile.
Le nostre bilance sono prodotte nella città cinese di Wuhan. Con l’arresto della produzione per il coronavirus i tempi per il progetto si sono fatti stretti. Siamo comunque riusciti a prolungare di sei mesi il nostro progetto d’innovazione. Davvero fantastico come ci è venuta incontro Innosuisse!
Ad oggi abbiamo venduto 80 dispositivi. Oltre a hotel e a ristoranti, fra i nostri clienti si annoverano ad esempio anche università, cucine di ospedali e comprensori sciistici. Presto ci espanderemo anche in Germania, Francia e Austria.» Naomi MacKenzie è co-fondatrice di Kitro AG
Cosa dice l'esperienza
Lukas Domeisen
responsabile settore cucina Triemli dell’ospedale Waid und Triemli
«Nella nostra struttura facciamo uso di due dispositivi Kitro, uno nella cucina adibita al lavaggio delle stoviglie, un altro nella cucina di produzione. Possiamo così vedere cosa resta sui piatti, ma anche cosa viene prodotto in eccesso o non viene prodotto correttamente. Prima registravamo il nostro food waste pesando la biomassa totale e dividendola per il numero di pasti. Era un processo impegnativo e impreciso. Con Kitro si può osservare immediatamente quanto di quanto non viene consumato. Utile è anche l’indicazione oraria: abbiamo così constatato che la sera le pazienti e i pazienti non avevano più tanta fame e abbiamo adeguato le porzioni. Riteniamo che il potenziale più elevato sia però in cucina, ad esempio nella preparazione delle verdure per il buffet del ristorante, dove a fine giornata ci sono molti avanzi.»
4 consigli per creare una start-up
Naomi MacKenzie & Anastasia Hofmann
fondatrici di Kitro AG e trainer del training per start-up di Innosuisse Business Creation (modulo 3)
1. Circondati delle persone giuste
Dicono di non fondare una start-up con la migliore amica o con il migliore amico. Ma per noi è stata la scelta migliore. Non deve essere per forza la tua migliore amica, ma è importante fare squadra con qualcuno in cui hai fiducia, qualcuno che vorresti avere al tuo fianco tutti i giorni e che crede nel progetto comune, proprio come te. Lo stesso si può affermare per il reclutamento di altri collaboratori: Non devono necessariamente possedere tutte le competenze auspicate, ma credere nella visione comune e avere un talento decisivo.
2. Cogli le opportunità e non smettere mai di imparare
Non avere paura di fare domande e apri tutte le porte che puoi. Questo include anche il coraggio di chiedere aiuto. L’ecosistema delle start-up svizzere ferve di persone con esperienza e con grandi programmi che possono aiutarti nel tuo progetto. È tanto il sostegno che abbiamo ricevuto, anche e soprattutto da Innosuisse. Nella nostra qualità di formatrici del training per start-up possiamo adesso restituire qualcosa. Nei nostri corsi non solo insegniamo qualcosa a chi crea imprese, ma impariamo anche molto dai partecipanti.
3. Parla con i tuoi clienti
Non sviluppare il prodotto che credi che i tuoi clienti vogliano. Parla con i tuoi clienti e sviluppa il prodotto di cui hanno bisogno e per il quale sono disposti a pagare. È questo ciò che abbiamo imparato nel modulo 2 del training per start-up. All’epoca ero ancora studentessa e all’inizio non capivo perché dovevo passare il pomeriggio intero a chiamare la gente. Volevo fabbricare il nostro prodotto e lanciarlo quanto prima sul mercato. Ma, naturalmente, questo è esattamente l’approccio giusto per rilevare le esigenze dei clienti.
4. Credi in te
Poco importa quanto siano ardue le sfide, c’è una frase che bisognerebbe tenere sempre presente: «Qualcuno ce la farà, e allora perché non dovrei essere io?»
Sostegno da Innosuisse
- Training per start-up moduli 2 e 4
- Initial coaching e Core coaching
- Progetto d’innovazione
- Supporto di RTN Swiss Alliance for Data-Intensive Services (data+services)